Cos’è il tartufo

Il profumo del Piemonte

Sotto le forme eteree e impalpabili del profumo, il patrimonio boschivo di Pedemontis diffonde un’altra meravigliosa storia: quella del fungo più pregiato al mondo, il Tartufo Bianco d’Alba.

Il Tartufo condivide con la viticoltura d’eccellenza l’amore per i terreni marnosi-calcarei, il microclima temperato, la moderata altitudine e la presenza di alberi simbiotici, che ne garantiscono lo sviluppo.

Preservare un ambiente fecondo e biodiverso per la vite, significa curare quello del Tuber Magnatum Pico. E, viceversa, salvaguardare il Tartufo Bianco d’Alba vuol dire innescare un circolo virtuoso verso la responsabilità ambientale nei territori del vino.

Cos'è il tartufo - Pedemontis

Il Tartufo come indicatore ambientale

Oltre a rappresentare un valore enogastronomico d’eccellenza, il tartufo è uno straordinario indicatore della biodiversità ambientale.

Le spore del tartufo prosperano soltanto in contesti complessi, dove i delicati rapporti tra il sopra e il sottosuolo permettono relazioni simbiotiche che arricchiscono gli scambi organici. Perché esistano i tartufi sono necessari alberi e piante simbiotiche, sottoboschi fecondi e umidi, apparati radicali ben sviluppati e una vivace microflora dei terreni. Strano a dirsi, anche la presenza di fauna selvatica aiuta i tartufi: cinghiali, tassi, roditori e uccelli trasportano sul loro corpo (e nelle loro feci) le spore tartufigene che, in questo modo, possono viaggiare e riprodursi in luoghi assai distanti.